martedì 19 aprile 2011

Politica e Potere, da Catullo in poi

Articolo per Go-Bari 19/04/2011

Alla ricerca del margine, tra i roghi dei testi contrari al sistema e la speranza di una rinascita culturale

Una serata con due autori "classici" in Libreria Laterza: Pasquale Martino, docente di letteratura italiana e latina - purtroppo neo pensionato - nonchè assessore alla pubblica istruzione nella penultima giunta Emiliano che, con la sua sapiente ed erudita eleganza, ha fatto da apripista all'ospite della serata, Mario Lentano, docente nei licei classici ed ora professore di letteratura latina all'università di Siena il quale con preciso rigore filologico, divulgativo e narrativo ha presentato due suoi libri relativi alle "Poesie politiche" inedite di Catullo e ai "Libri al rogo", preziosi manuali editi dalla Casa editrice Palomar, in cui si spazia attraverso il pensiero politico di un poeta famoso, più che altro, per i suoi baci a Lesbia piuttosto che per il suo pensiero politico, fino alle persecuzioni del dissenso intellettuale ai tempi di Roma antica, passando attraverso le trasposizioni letterario-cinematografiche come Farhenheit 451, Giordano Bruno, fino ad arrivare all'ultimo, tristemente celebre, rogo di libri avvenuto al mondo nel '33 durante il nazismo a Berlino.

martedì 12 aprile 2011

Lucrezia Borgia: assolta al Petruzzelli

Articolo per Go-Bari 12/04/2011

Per la storia solo una castellana perversa, per la giustizia una vittima del potere


Lucrezia Borgia è stata una vittima del potere e pertanto è da considerarsi doppiamente assolta. Per il primo capo d'accusa - ovvero quello dell'incesto - mancando prove certe, il fatto non sussiste; per il secondo capo, invece, per non aver commesso reato e dunque per non aver ucciso Alfonso d'Aragona, il suo secondo marito. Così ha stabilito la Corte presieduta dal Rettore dell'Università di Bari Corrado Petrocelli che ha concluso l'ultimo appuntamento “Giustizia a teatro” in un Petruzzelli non pienissimo come nei precedenti processi, voluto ed ideato dal Procuratore Antonio Laudati
Anche la giuria mediatica, all'unanimità, tramite la sua portavoce Paola Laforgia, l'ha assolta con formula piena in quanto, da emblema del male, si è rilevata ben presto una donna senza autonomia, un vero e proprio strumento nelle mani del potere casalingo e che solo negli ultimi anni di vita, a Ferrara, ha trovato la “tranquillitas animi”. La giuria popolare, invece, si è espressa con 442 voti di colpevolezza e 540 di innocenza.
Pronta, comunque, la prescrizione nel caso in cui la castellana fosse stata ritenuta colpevole in quanto erano dieci gli anni trascorsi dalla morte dell'ultimo marito fino alla morte della stessa Lucrezia.